La ..preistoria del Coro Sibilla

Il Coro Sibilla ha iniziato la sua attività del 1976, ma aveva già avuto altre “vite” prima di quella iniziata nel 1976, che si erano esaurite per diversi motivi.
Risale a ben sedici anni prima, infatti, l’esordio del Coro Sibilla: a volerlo furono i soci del C.E.M., il Centro Escursionistico Maceratese sorto col preciso scopo di incoraggiare le persone a frequentare la montagna attraverso l’offerta di iniziative organizzate e di guide esperte.

Furono Delio Franceschetti – allora presidente del C.E.M. – e Nando Pieroni a coltivare per primi l’idea di un coro di montagna a Macerata e a darsi da fare per trovare un Maestro; lo trovarono in Paolo Mantini, di origini abruzzesi, impiegato presso la locale Banca Nazionale del Lavoro. Era un Maestro molto preparato, esigente, serio, severo; era dotato di un falsetto particolare; questo timbro di voce e questa tecnica era cosa del tutto nuova per noi.

Si formò un gruppo di una ventina di coristi abbastanza assidui alle prove. Nacque allora la prima parte di “Simo de Macerata” – autori Nando Pieroni e Paolo Mantini – che sarebbe stato per decenni dopo il 1976 la sigla del Coro Sibilla. C’erano tra gli altri Delio Franceschetti, Popò Grioli, Maurizio Monachesi, Giancarlo Riccitelli, Pietro Ciccareli, Carlo Foresi, Alberto Gabelli, Luigi Foresi e altri.
La sede era situata inizialmente in Vicolo Torri: una grotta a due volte, piccola ma sufficiente per incontrarci e fare le prove; l’arredo era costituito da due tavoli (che ancora conserviamo in sede) e una botte; sempre disponibile c’era un piccolo assortimento di bibite, caramelle e noccioline nei pressi di un salvadanaio destinato a raccogliere i corrispettivi dei consumi; l’illuminazione era assicurata da lampade fissate su due ruote di carretto che pendevano dal soffitto.
In seguito ci trasferimmo in Piazza dell’Erbe, al secondo piano dell’attuale parcheggio di via Armaroli.

Tra i canti ricordo La violetta, Vola vola, Angiolina, Cara mama, Il grillo è buon cantore, La montanara.
L’esibizione in pubblico fu una sola, alle Terme di Sarnano, a ridosso della fontana, per pochi presenti.
Dopo circa un anno l’attività corale dovette essere troncata per il trasferimento del Maestro Paolo Mantini nella sua città di provenienza, L’Aquila; là, forse anche sull’onda dell’esperienza maceratese, avrebbe successivamente fondato e diretto l’Associazione Corale Gran Sasso.
Il M° Mantini è scomparso da vari anni; chi lo ha conosciuto e frequentato conserva di lui, pur a tanti anni di distanza, un vivo e grato ricordo.
Il Coro Sibilla andò per alcuni anni in …letargo finché a risvegliarlo una prima volta non ci pensò l’allora giovanissimo Don Fernando Morresi, che aveva da poco fondato i Pueri Cantores di cui però non facevano ancora parte le Puellae. C’era uno scopo imminente: partecipare alla Festa Nazionale della Montagna che si sarebbe svolta sui nostri Sibillini. A fianco della porta della sala parrocchiale del Sacro Cuore comparve, e sarebbe restata per parecchi anni, una targa con scritto “Coro Sibilla”. Ci furono alcuni incontri per le prove, Don Fernando contattò tante persone, i tentativi si protrassero fino alla fine degli anni ’60 ma il coro non decollò: i partecipanti assidui erano troppo pochi per costituire una solida base di attività.
Non dandosi per vinto, Don Fernando ci riprovò nel 1976, insieme ad un gruppo di amici del Club Alpino Italiano; questa sarebbe stata finalmente la volta buona!
Il resto è storia…

Gianni Crucianelli