Canti della Prima Guerra Mondiale (2015)

La nostra realtà opera da ormai quaranta anni nel settore della musica corale, con particolare riferimento all’esecuzione e diffusione di un repertorio strettamente legato a fatti storici e tradizioni. Nell’ambito delle manifestazioni dedicate ai cento anni dalla Prima Guerra Mondiale, il Coro Sibilla CAI di Macerata attuerà un progetto che prevede numerose ed articolate iniziative: convegni, lezioni-concerto per le scuole, concerti a tema per la cittadinanza e produzione di materiale multimediale.
Il progetto è realizzato con la fattiva collaborazione dei seguenti enti e istituzioni:– Prefettura di Macerata– Università degli studi di Macerata– Comune di Macerata– Comune di Tolentino– ANMIG (Ass. Naz. Mutilati e Invalidi di Guerra)– Istituzioni scolastiche– Associazione Nazionale Alpini– Associazione Regionale Cori Marchigiani– A.n.bi.ma.– Club Alpino Italiano
Il  progetto si inserisce nel quadro delle iniziative promosse dal “Comitato per la commemorazione del Centenario della Prima Guerra Mondiale”, coordinato dalla Prefettura di Macerata, approvate nella riunione svoltasi presso la Prefettura stessa il 7 maggio 2014.In particolare è parte integrante degli “Eventi musicali con canti della Prima Guerra Mondiale” per i quali il Coro Sibilla è stato individuato dal Comitato quale “soggetto attuatore”.Il Progetto è proposto – per l’attuazione di singole iniziative – a Comuni, Scuole, Associazioni d’arma, Enti interessati ad organizzare manifestazioni commemorative della Prima Guerra Mondiale.Il periodo di svolgimento è l’arco temporale 2015-2018, secondo l’auspicio del suddetto Comitato per cui “gli eventi siano diffusi su un arco temporale che dura fino al 4 novembre 2018”.
PREMESSA
Già nel centocinquantesimo anniversario della proclamazione dell’Unità d’Italia, nel 2011, il Coro Sibilla ha incentrato la sua attività di ricerca e concertistica sulla relazione tra il canto popolare ed i fatti storici e sociali che hanno segnato la nostra storia nazionale, con lusinghieri riscontri di critica e di pubblico.Il centenario dell’ingresso dell’Italia nel primo grande conflitto mondiale, che cade nel 2015, offre l’opportunità di sviluppare lo stesso filone culturale-musicale attraverso la ripresa dei canti dei soldati che combatterono quella guerra.Alla Prima Guerra Mondiale è legato un ampio repertorio di canti; oltre ai canti già esistenti prima del 1915 (soprattutto di origine risorgimentale) eseguiti dai soldati per spirito nazionale, questo repertorio comprende:- canti fioriti durante la guerra, nella “vita di trincea”, perlopiù frutto di adattamenti e rielaborazioni di canti popolari preesistenti;- canti composti negli anni immediatamente successivi alla guerra, con funzione evocativa o celebrativa della stessa.La Prima Guerra Mondiale fu “materia ed ispirazione di un’epopea popolare e nazionale, drammatica ed identitaria insieme, dalla quale la canzone “popolare” trasse intensissima ispirazione” (Paolo Pietrobon). Non solo: proprio la natura e l’esperienza dei “canti di trincea” secondo alcuni studiosi sono all’origine della canzone popolare del ‘900, oltre ad aver costituito il principale fattore di diffusione del canto corale di ispirazione popolare.La fioritura di canti sui campi di combattimento non era un fenomeno nuovo: già durante le guerre di indipendenza nell’800, come nella guerra di Abissinia del 1895-96 e nella guerra di Libia del 1911-12, erano nati canti nuovi tra i soldati.Ma alcune caratteristiche della Prima Guerra Mondiale favorirono la creazione di un repertorio peculiare e particolarmente vasto. Il suo carattere di “guerra di trincea”, infatti, che costringeva i soldati a lunghi periodi di coabitazione in spazi ristretti, fece della guerra del ’15-‘18 la prima occasione storica di convivenza prolungata di soldati provenienti da diverse regioni italiane; nelle trincee si incontrarono e mescolarono, per la prima volta nell’allora ancora giovane Stato Italiano, tutti i dialetti della penisola, ciascuno con le proprie storie, musiche e tradizioni: condizione che si rivelò tanto nuova quanto feconda per l’arricchimento del repertorio canoro nazionale.Certamente fu consistente anche la presenza del dialetto maceratese, con le sue storie, le sue musiche e le sue tradizioni. Il nostro territorio non fu toccato direttamente dalle operazioni di guerra, ma la popolazione fu largamente coinvolta: l’80% delle famiglie vide partire per il fronte uno o più dei propri membri; di questi oltre il 10% non fece ritorno.I canti nati in guerra sono composizioni perlopiù anonime, rielaborazioni orali, spesso collettive, di preesistenti canti popolari; adattavano le musiche popolari, cambiando le parole in base alle situazioni che si trovavano a vivere: in trincea, sotto attacco, in ritirata.
Si tratta di canti nati in guerra e ispirati dall’esperienza acuta e straziante della guerra, ma non hanno nessun carattere di celebrazione delle ragioni della guerra né di ostilità verso il nemico; vogliono raccontare piuttosto le condizioni di vita, i sentimenti, le nostalgie, le speranze, gli affetti dei soldati; sono canti impregnati di umanità e di pietà; in essi c’è il canto delle sofferenze e delle privazioni materiali e morali dei soldati, che sono esattamente le stesse di coloro che si trovano nella parte opposta del fronte; c’è il canto, anzi il lamento, della propria umanità, di ciò che non fa differenti ma uguali rispetto agli altri combattenti: lo stesso freddo, la stessa fame, le stesse nostalgie, le stesse speranze, il pericolo, la morte, la lontananza dai propri affetti.
Dal punto di vista del canto popolare, si può dire che la Prima Guerra Mondiale fu un immenso laboratorio, al quale parteciparono esponenti veraci (ancorché semplici, spesso analfabeti) dei diversi filoni di cultura popolare fiorenti nella penisola.Certamente la maggiore influenza la esercitarono le tradizioni culturali delle regioni teatro di guerra, in particolare quelle del Trentino, del Veneto e del Friuli. Ma la natura di questo immenso laboratorio fu quella di essere un terreno di incontro che coinvolse tutte le tradizioni popolari regionali.Per cogliere appieno il significato di questi canti occorre tener conto, soprattutto da parte dei più giovani, che essi sono fioriti in un periodo in cui il canto era ancora molto lontano dall’essere oggetto di “consumo” e di “ascolto”; non esistevano ancora né la radio né i moderni mezzi di riproduzione; e non esisteva la concezione del canto come “esibizione” se non nei grandi teatri lirici; il canto popolare esisteva solo nella forma della esecuzione “diretta” fatta “insieme”, indissolubilmente radicata e contestualizzata nella realtà vissuta: con tutte le implicazioni che questo comportava rispetto sia alla genesi ispirativa che alla funzione svolta a livello individuale e collettivo.Le principali motivazioni e funzioni dei canti della prima guerra mondiale che possiamo individuare sono:- la condivisione: i canti rispondevano al bisogno dei soldati di stringersi insieme e sentirsi affiatati nelle situazioni di pericolo, fatica, sofferenza, dolore;- l’affermazione di identità: rispondevano al bisogno di recuperare le proprie radici e di coltivare, in una condizione obiettivamente spersonalizzante, i propri sentimenti e i propri legami familiari e sociali;- l’evasione: rispondevano al bisogno di “sognare” situazioni diverse e lontane per distaccarsi (temporaneamente e psicologicamente) dalla crudezza della realtà vissuta;- l’espressione dei propri vissuti: rispondevano al bisogno di raccontare secondo il proprio punto di vista i fatti e le situazioni che li vedevano protagonisti e/o vittime.Alcuni dei canti fioriti nella prima guerra mondiale, affidati solo alla trasmissione orale, sono andati purtroppo perduti; ma molti furono trascritti e ci sono stati tramandati; le trascrizioni sono avvenute in tempi e luoghi diversi e con diversi gradi di accuratezza, con l’inevitabile conseguenza di un elevato numero di varianti, molte lacune e anche qualche incongruenza.

ATTIVITA’ PREVISTE PER L’ANNO 2015

  • Partecipazione al Convegno sulle vittime della Prima Guerra Mondiale, promosso dall’Università degli studi di Macerata (maggio 2015 Aula Magna Università)
  • Organizzazione di un convegno sui Canti della Prima Guerra Mondiale, con relativo concerto (ottobre-novembre 2015 in provincia di Macerata)
  • Concerti tematici sulla Prima Guerra Mondiale nel territorio, in collaborazione con gli Enti Locali e le Associazioni:

– 17 maggio all’Aquila Raduno Nazionale Alpini- 24 maggio a Tolentino serata con il Prof. Enzo Calcaterra- 30 Maggio alla Sala Sferisterio Macerata “30° Rassegna dei Sibillini” con cori ospiti da fuori regione- 7 giugno ai Piani Ragnolo – Bolognola- 13 giugno in Toscana “Itinerari Vocali nel Senese”- 3 luglio a Romano d’Ezzellino (VI)- 4-5 Luglio a Torre Pellice (TO)- 19-20 settembre Bressanone (BZ)

  • Organizzazione di lezioni-concerto sulla Prima Guerra Mondiale nelle scuole di ogni ordine e grado:

– maggio presso I.C. Lucatelli Tolentino- settembre-ottobre presso Liceo Classico e Scientifico Macerata

  • Produzione e pubblicazione di materiale multimediale (CD/DVD, registrazioni audio live);
  • Inserimento di una sezione specifica sui canti della Prima Guerra Mondiale nel sito www.corosibilla.it; è in corso di creazione una sezione apposita con articoli, spartiti, riproduzione di documenti, commenti e interventi vari.

Di ogni canto da inserire nei concerti si curerà preliminarmente:- l’individuazione della rielaborazione per coro a quattro voci pari più rispondente alla ispirazione originaria;- la ricostruzione della genesi musicale, della derivazione socio-culturale, delle matrici di cultura popolare di riferimento;- l’arricchimento del relativo patrimonio iconografico multimediale già in proprio possesso;- la scelta delle opere poetiche, narrative e artistiche con cui effettuare appropriati collegamenti culturali;- la ricerca di testimonianze, lettere e diari di soldati, anche del nostro territorio.
LEZIONI-CONCERTO PER SCUOLE SUPERIORILe lezioni-concerto per scuole superiori: canti alternati a testi poetici e letterari di importanti Autori (Ungaretti, Rebora, Slataper, Gadda, Lussu, Jahier, Palazzeschi, Stuparich, ecc…); possibilità di aggiungere poesie sulla guerra di poeti maceratesi, anche in dialetto; proiezione di immagini originali della guerra;
Un altro possibile tema per lezioni-concerto nelle scuole è “La creatività dei soldati in trincea”, con esecuzione di canti di soldati brevemente spiegati e accompagnati dalla proiezione di immagini dei “giornali di trincea” contenenti disegni, vignette, caricature e composizioni dei soldati in trincea.